INTRODUZIONE AL TEMA
È ormai certa e innegabile la stretta relazione che lega il nostro equilibrio e benessere fisico e mentale, individuale e collettivo al benessere dell’ambiente in cui viviamo e dell’intero pianeta.
La mostra The Mountain Touch, presentando le opere di quindici artisti internazionali in dialogo con autorevoli studi scientifici, si ricollega idealmente alle mostre precedentemente ospitate dal museo e propone un ulteriore approfondimento. Quella necessità innata di ritornare in contatto con la natura, il richiamo primordiale a luoghi meno antropizzati, costituirebbe una vera e propria risposta ad esigenze fisiche oltre che mentali.Ricerche che si svolgono parallelamente sull’intero globo stanno, infatti, mettendo in evidenza quanto il benessere prodotto dal rapporto con la natura vada ben oltre l’aspetto psichico e sociale, e quanto sia, invece, in grado di influenzare anche quello fisico e biologico. Allergie, disturbi autoimmuni, funzioni cardiovascolari, sistemici emodinamici, neuroendocrini e metabolici mostrano di essere in stretta dipendenza con il nostro rapporto immersivo nella natura.
La mostra vuole, dunque, proporre degli spunti di riflessione sull’impatto che il nostro stile di vita può avere sulla nostra salute futura; sulla necessità collettiva di tornare a recuperare quelle relazioni empatiche ed armoniche con la materia naturale.I laboratori didattici rivolti alle scuole, proposti in concomitanza con la visita alla mostra, vogliono essere un momento,
breve per quanto lo consentono i tempi delle uscite didattiche, di contatto reale, fisico ed empatico con elementi naturali;
uno stimolo a vie ed approcci che potranno essere ripresi ed approfonditi in classe, a casa, in famiglia, sviluppando
buone pratiche che non potranno che migliorare il benessere individuale e collettivo.
CONCEPT DEL LABORATORIO RIVOLTO ALLA SCUOLA PRIMARIA
Ogni avvenimento, ogni incontro lascia dei segni, delle tracce che contribuiscono a formarci, a farci diventare ciò che siamo. Questa attività vuole proporre la costruzione di una memoria materica, pregna di significati e sensazioni dell’incontro con i contenuti della mostra e con la natura stessa.
In questo senso recupereremo un gesto antico ed artistico, quello del calco, per costruire un ricordo materico, per poter continuare a ripensare non solo con la memoria, ma anche con il corpo.
Dopo la visita interattiva alla mostra, i bambini, ispirati dalle opere viste – in mondo particolare da alcune di Alberto di Fabio, Michael Fliri e Emanuela Ascari –, saranno accompagnati in un momento di immersione e di raccolta nel bosco del Monte dei Cappuccini. Qui potranno osservare, ascoltare, toccare, entrare in relazione con alcuni elementi naturali che potranno in parte raccogliere e portare con sé. Infine, tornati nell’aula laboratorio, proseguiranno il processo di scambio e interazione con quegli elementi, utilizzando l’argilla – terra che prevede contatto fisico e che di quel contatto conserva memoria – e bende gessate, realizzandone il calco, memoria materica dell’incontro.