VA' SENTIERO

VA’ SENTIERO

03.12.2023 - 21.01.2024

Uno sguardo lungo 8000 km
Dal progetto tratto dal viaggio a piedi sul Sentiero Italia CAI

 

Il Museomontagna presenta una versione sintetica del progetto fotografico Va’ Sentiero. Uno sguardo lungo 8000 km, allestito in dialogo con la Collezione Permanente al piano 0.
L’iniziativa fa parte del programma Stay with Me. A Whole Growing Exhibition, una progettualità ampia che, a partire dalla mostra Stay with Me. La montagna come spazio di risonanza, prende forma nella parte finale del 2023 e per tutto il 2024, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Un’iniziativa che si pone come obiettivo l’esplorazione del tema del cammino attraverso una prospettiva ampia e mediante una serie di appuntamenti pubblici.

Tra il 2019 e il 2021, il team Va’ Sentiero ha percorso e documentato l’intero Sentiero Italia CAI – un filo rosso che cuce, una regione dopo l’altra, le Terre Alte di tutto il Paese, dalle Alpi agli Appennini.
In 7887 chilometri di continuo saliscendi dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, passo dopo passo, valle dopo valle, il team ha incontrato un’Italia spesso contadina, rimasta fuori dai grandi circuiti, in parte preservata dalla livella della globalizzazione ma logorata dallo spopolamento, depredata dalle sirene dell’industrializzazione.

“Il mondo dei vinti”, come lo chiamò Nuto Revelli. Al contempo si sono toccati con mano gli effetti del parossismo climatico e dell’abbandono, il senso di isolamento sociale, culturale, economico.

Negli scatti di Sara Furlanetto c’è la volontà di testimoniare la consistenza di quelle terre, di chi le abita; di restituire la loro bellezza e di raccontarne la marginalizzazione. Inevitabilmente, il suo sguardo è stato passeggero, come di chi cammina; si tratta di istantanee, non di ritratti meditati.
Nel suo lavoro c’è l’intenzione di testimoniare l’esistenza di una parte di Paese considerata a lungo minore, accostando chi abita la città alla dimensione montana meno spettacolare, contrastando così lo stereotipo che la esilia a luogo ludico, senza un futuro proprio; e al contempo invitare chi guarda a fare lo zaino, a toccare quella vastità, a prenderne coscienza.