WALKING MOUNTAINS SOCIAL WALKS

WALKING MOUNTAINS SOCIAL WALKS

01.11.2024 - 29.06.2025

Programma di performance pubbliche
Nell’ambito della mostra Walking Mountains

Novembre 2024 – Giugno 2025

 

La mostra Walking Mountains è affiancata da un programma di performance pubbliche a cura di Andrea Lerda che prenderà forma da novembre 2024 a giugno 2025.

Negli ultimi anni, la complessità dei cambiamenti che l’umanità sta attraversando ha prodotto la necessità di ripensare il ruolo delle istituzioni museali all’interno della società.
Il rapporto tra arte, cultura e pensiero ecologico sta dando luogo a una profonda riflessione artistico-teorica e a una rilettura delle modalità attraverso le quali i musei interagiscono con la collettività.

Il programma di performance pubbliche che prenderà forma durante il periodo di mostra ha l’obiettivo di legare Museo, Città e Persone, amplificando il messaggio dell’esposizione.
La selezione delle artiste e degli artisti è stata fatta per mettere in collegamento creatività locale, italiana e internazionale. Il cammino si fa esperienza performativa in grado di attivare un coinvolgimento diretto della cittadinanza, sul piano fisico, intellettuale ed emotivo.

 

 

 

Programma delle performance
Gli orari indicati sono provvisori. Seguici sui canali social per rimanere aggiornato e per conoscere il punto di partenza delle performance

 

Hamish Fulton
Walking Every Direction
Venerdì 1 novembre 2024, ore 15

Museo Nazionale della Montagna
Piazzale Monte dei Cappuccini

È una mattina del 2007 quando, a Lhasa, Hamish Fulton fissa per un paio di minuti un angolo a caso, senza volersi concentrare su qualcosa in particolare. A un tratto, molto lentamente, appare una fila di donne anziane a distanza regolare l’una dall’altra, ognuna intenta a far girare la propria ruota della preghiera in direzione del sole, in senso orario. Il cammino procede lungo un marciapiede, mantenendo un atteggiamento rituale distinto, pur confondendosi con la folla in strada.
Un’immagine rivelatrice, che influenzerà la decisione dell’artista di ampliare la propria ricerca, affiancando al cammino come esperienza in solitaria, le sue “communal walks”. Performance partecipate, nelle quali il passo diventa una forma di protesta non violenta e silenziosa. Un gesto individuale e collettivo che induce una condizione di autocoscienza, concentrazione e apertura verso il mondo.

 

 

 

Sibylle Duboc
La marcia dei ghiacciai
Sabato 5 aprile 2025, ore 15

Torino, centro città, sedi varie

 

Nell’ambito della performance La marcia dei ghiacciai, Sibylle Duboc conduce il pubblico in un viaggio immaginario attraverso il fenomeno della scomparsa dei ghiacciai.
La camminata è un agente sociale che invita le persone alla partecipazione.
Attraverso parole, letture, piccole produzioni artistiche e visioni immaginarie, l’artista attiva un’esperienza di significazione su un tema di grande urgenza collettiva.
Dalla condivisione e dallo spostamento in gruppo nascerà un corpus di stampe cotte e smaltate, intese sia come cenotafio in omaggio alla fusione dei ghiacci, sia come testimonianza che dall’attivazione diretta delle persone ha origine il processo di re-immaginazione del reale.

 

 

 

Claudia Losi
Il viaggio dei sottili
Sabato 10 maggio 2025, ore 21.30

Torino, Monde dei Cappuccini

 

Il viaggio dei sottili nasce in seguito a un intreccio di esperienze avvenute durante la recente residenza sotto le pendici del Monviso e maturate nel corso della decennale ricerca che ha visto l’artista impegnata nell’esplorazione e nella negoziazione dei confini culturali tra la dimensione umana e quella oltre umana.
L’azione, pensata per prendere forma al tramonto, proietta in un atto performativo animazioni notturne, deambulazioni di ombre, racconti di voci e canti dalla natura interspecie. Suggestioni percepite in occasione del tempo trascorso al Ostana, ospite della cooperativa di comunità Viso a Viso ed evocate dal luogo nel quale prende forma la performance.

Nel momento di passaggio dal giorno alla notte, un gruppo di circa venti persone si muoverà in modo lento attraverso il Bosco del Monte dei Cappuccini; spazio urbano di coesistenza e di contatto tra creature umane, animali e vegetali.
Accompagnato da una voce che guida, da un canto che contiene e da un richiamo per le ombre sottili animate dalla luce, la processione – un breve cammino per animali umani e altri esseri a cui attribuire una qualche forma d’anima – raggiungerà il Museo Nazionale della Montagna mediante un cammino ascensionale.

La performance cristallizza il concetto fisico e mentale di deriva, di apertura all’alterità, quelli di partecipazione e co-creazione, alla base di un’ampia riflessione che l’artista incentra sulla migrazione del pensiero da antropocentrico a biocentrico.
La marcia dei sottili è realizzata con Sara Bertolucci, performer, cantante e artista vocale.

 

 

 

Bepi Ghiotti
Vanishing Act
Sabato 28 giugno 2025, ore 11

Torino, centro città, sedi varie

Maggiori informazioni a breve

 

Vanishing Act è concepita come un’azione diffusa che prende forma in diversi punti del centro città, nell’area compresa tra il Museo Nazionale della Montagna e i Murazzi del Po Gipo Farassino, in un movimento idealmente circolare. Dalle 11 alle 12 di sabato 8 giugno, una camminata invisibile si materializza attraverso una serie di postazioni che trasmettono il suono dei passi dell’artista, registrati in presa diretta e condivisi mediante una rete di casse mobili.
Bepi Ghiotti amplifica un gesto semplice, essenziale e radicale. Così facendo, dona al cammino una presenza sonora, plastica, visibile. 

L’opera prende forma in maniera non eclatante, delegando agli spettatori un gesto importante come il prestare attenzione a ciò che accade. È un vuoto fertile, una poesia urbana, una narrazione sospesa.
Un’arte che si sposta dall’oggetto all’esperienza, dal sé all’altro, dalla visibilità alla risonanza.
In questo modo, l’azione entra in risonanza con i ritmi frenetici e rumorosi della città e delle persone che la abitano.

Vanishing Act esaurisce la sua interazione con la comunità con l’arrivo sulla Terrazza Panoramica del Museo, ricconnettendosi idealmente alla narrazione della mostra Walking Mountains.