MARGHERITA MORGANTIN

VIP = Violation of Pauli exclusion principle, 2020

 

Margherita Morgantin si è laureata allo I.U.A.V. di Venezia con una tesi in fisica tecnica, studiando metodi di previsione della luce naturale. Dal profilo accademico è possibile comprendere come la natura della sua ricerca, fortemente connotata dal ricorso alla scienza e alla lingua scientifica, si sviluppi in direzione di una riflessione immaginativa transdisciplinare.
Alla base del suo pensiero vi è il bisogno di indagare criticamente visioni e paradigmi convenzionali. Il suo lavoro tocca ambiti vari, dal linguaggio alla filosofia, dalla matematica alla cultura visiva, spaziando dall’indagine dei temi ambientali alla critica della cultura patriarcale e attraverso un confronto frequente con la critica femminista.
Il suo ultimo lavoro VIP = Violation of Pauli exclusion principle nasce in relazione a una serie di studi scientifici condotti dalle ricercatrici e i ricercatori dei laboratori di fisica nucleare LNFN che si trovano sotto al Gran Sasso. Il progetto si sviluppa in momenti diversi: la ricerca, Sopra la montagna e Sotto la montagna e la restituzione e divulgazione.

 

Margherita Morgantin VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, SOTTO LA MONTAGNA, SOPRA LA MONTAGNA (2020-21)
Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Prodotto da Xing.
CAMPO 1. SOPRA LA MONTAGNA
Campo Imperatore, loc. Racollo, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, 29 agosto – 18 settembre 2020
Ph. Luca Ghedini

 

MARGHERITA MORGANTIN IN DIALOGO CON I CURATORI:

 

AL
Margherita, ci racconti che rapporto hai con la montagna, come nasce questo progetto e che tipo di dialogo hai attivato con i ricercatori nell’ambito del progetto VIP?

 

MM
La montagna è quella che vedevo all’orizzonte ogni giorno da quando insegno all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, è una presenza lontana e discreta sullo scenario urbano che fa sentire una forte energia, e i miei occhi si sono abituati a cercarla come riferimento e apertura dello sguardo, prima e dopo le giornate di lavoro.
Quando sono salita a Campo Imperatore la prima volta ero incredula dalla bellezza e infinitudine del paesaggio. Brullo aperto e segnato da traiettorie di animali. Fosco Maraini lo ha chiamato Piccolo Tibet.
Sotto alla montagna sono i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso, il progetto VIP, con l’aiuto dei produttori Silvia Fanti e Daniele Gasparinetti di Xing, è nato dal desiderio di scendere a visitare le gallerie sotterranee dei laboratori e di salire sulla montagna. Ho contattato inizialmente Catalina Curceanu, responsabile dell’esperimento che dà il titolo al progetto VIP= Violation of the Pauli exclusion principle perché mi interessava parlare con una donna scienziata; poi ho dialogato anche con altri ricercatori e fisici che lavorano sotto alla montagna. Ci siamo incontrate la prima volta all’Istituto di Fisica Nucleare di Frascati, accanto all’acceleratore di particelle, poi è venuta a trovarci al Campo 1 SOPRA ALLA MONTAGNA assieme al ricercatore Kristian Piscicchia che collabora all’esperimento. Infine mi ha guidata in una prima visita sotterranea in modalità on-line alla ‘baracca’ dove si trova VIP.
Il dialogo inizia naturalmente con domande sulla ricerca che stanno conducendo, e la prima parte delle risposte a volte suona come una versione divulgativa già pronta all’uso, poi dentro ad ogni relazione ho cercato di stabilire un confine di fiducia per poter dire qualcosa di ciò che sto cercando e avere quindi la possibilità di allargare il campo alla ricerca di un terreno comune. Non sempre è possibile e non sempre ha senso.
Catalina non mette enfasi sulla differenza di genere sono io a portarle la domanda, camminando assieme sulla montagna, mentre un temporale arriva da dietro il Corno Grande, le parlo di Evelyn Fox Keller mentre lei invita a non correre in presenza di fulmini (li attireremmo a noi per la differenza di carica della scia elettromagnetica).
I dialoghi avvenuti sopra la montagna sono stati in generale più intimi e più aperti di quelli in modalità telematica. Un astrofisico dei LNGS mi ha raccontato di aver lavorato solo una volta in 30 anni in un laboratorio che avesse una finestra. Io leggo loro alcune frasi dal testo di Simone Weil La scienza e noi.
In che modo ci riguarda singolarmente quel sapere sull’Universo e sulle particelle elementari?

 

Margherita Morgantin VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, SOTTO LA MONTAGNA, SOPRA LA MONTAGNA. Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Prodotto da Xing.

Margherita Morgantin, TERMINI E CONDIZIONi / COBRA (Cadmium Zinc Telluride 0-Neutrino Double-Beta Research Apparatus), drawing
performance vocale 
in occasione di SHARPER 2020 Notte europea dei ricercatori, 27 novembre 2020 (https://sharper-night.lngs.infn.it/cobra.html)
VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, SOPRA LA MONTAGNA, SOTTO LA MONTAGNA (2020-21)
Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Prodotto da Xing.

 


VL
Uno dei riferimenti teorici della tua ricerca è Simone Weil. Cercare la verità, per la filosofa e mistica francese, era soprattutto un impegno di attenzione, intesa come cura e ascolto.
Nei campi base sopra e sotto la montagna ti sei messa in ascolto e in relazione con l’ambiente circostante, sia esso naturale o artificiale, utilizzando la “sensibilità personale come forma di dato scientifico”. Cosa ha significato per te?

 

MM
Quello che intendevo con quell’espressione è l’integrazione del sentire (e quindi dell’emotività) del corpo nella ricerca, restituito con la forma visiva, sonora, tattile nel lavoro artistico e nel confronto con le immagini e i luoghi della ricerca scientifica. Sensi speciali che si sviluppano dal corpo messi in rapporto, messi accanto, alle tecnologie estreme della scienza.  Il lavoro è sulla relazione con e non sulla conoscenza speculativa della fisica.
Il campo 2, SOTTO ALLA MONTAGNA, sarà nelle prossime settimane, le visite sono state sospese da quasi un anno, questo mi ha dato il tempo di studiare di più e di prepararmi all’esperienza.  Mi trovo nel mezzo del progetto e non so dire se/quali saranno delle conclusioni. Non potrò rimanere a lungo nelle gallerie dunque mi sto preparando domande per me stessa e per chi verrà ad accompagnarmi. Ripenso a quando sono scesa a visitare le miniere di ferro di Kiruna, scavate nella terra fino alla profondità di 1045 mt, e ricordo di aver percorso traiettorie sotterranee nelle grotte di Abisko, cunicoli completamente bui dove scorre acqua e non è possibile stare in piedi. Ripenso all’enorme cupola della grotta di Su Marmuri ad Ulassai, alle grotte di Postumia. Mi chiedo come sia percepibile il silenzio cosmico sotto alla montagna, che effetto fa sui corpi dei ricercatori, sul loro respiro, e sui loro pensieri. Sono curiosa di vedere i corpi degli esperimenti, delle ‘macchine’ della fisica si dice che siano appena più brutte di una lavatrice (perché almeno per la seconda c’è stato un pensiero alla sua forma, un design), io sono incuriosita da questa forma pensata unicamente per la funzione che ha. Uno degli esperimenti che sto studiando si chiama C.U.O.R.E. (Cryogenic Underground Observatory for rare events) lo chiamano anche il metro cubo più freddo dell’universo, ed è contenuto/protetto in un cappotto di piombo antico recuperato da un vascello romano sommerso al largo delle coste della Sardegna. Anche VIP da fuori è un cubo di piombo.

 

VL
Nel tuo intervento al Grande Seminario di Diotima 2020 hai parlato della violazione del Principio di Pauli, riflettendo sul fatto che l’atteggiamento della scienza sia pensare che sia il principio ad essere violato dalla materia e non la materia che viola il principio, denunciando così l’ assoluta fiducia nel suo inesauribile progresso, senza fare i conti con la sua impossibilità di cogliere le infinite interconnessioni causali. Simone Weil nella sua critica alla scienza moderna affermava che “È venuto il tempo di cercare non di allargarla, ma di pensarla”. Qual è il tuo rapporto con la scienza e quale secondo te il suo ruolo oggi?


MM
Simone Weil diceva che al lungo sguardo la ricerca scientifica e la creazione artistica si assomigliano. Il mio rapporto con la scienza inizia da lì ed è una forma di curiosità che ne sente l’attrazione da un lato e il potere eccessivo dall’altro. Un’ ambivalenza di ammirazione e dubbio. Sono d’accordo che vada pensata, non credo nel progresso in questo senso. Leggendo la corrispondenza tra alcuni fisici tra gli anni ‘30 e ’50  (Pauli, Heisenberg, Dirac, Einstein, Born) è evidente in alcuni la tensione sottesa di un piano simbolico e teologico oltre le strutture della fisica e della matematica, e questo dibattito assieme allo sviluppo della meccanica quantistica avviene mentre è in corso la seconda Guerra mondiale e mentre i progressi della fisica nucleare hanno già portato allo sviluppo di armi di distruzione di massa. Progresso in questo senso è un completo controsenso. C’è moltissimo su cui lavorare tra le informazioni che abbiamo già e un tempo dell’umanità per discutere queste informazioni e visioni tra soggettività e collettività diverse, più aperte. Il sapere specialistico della fisica è enorme e complesso e ha bisogno di molta matematica per sostenersi. Chiedo come vedono, in che modo i risultati degli esperimenti? Sono tabelle di probabilità. Desidero osservare anche quelle.

 

Margherita Morgantin, VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, SOPRA LA MONTAGNA, SOTTO LA MONTAGNA (2020-21)
Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Prodotto da Xing.
CAMPO 1. SOPRA LA MONTAGNA Campo Imperatore loc. Racollo, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
29 agosto – 18 settembre 2020
Meteo installazione. Ph. Luca Ghedini, courtesy l’artista e Xing

 

AL
Nel mettere in relazione il pensiero artistico e quello scientifico ti interroghi in qualche modo – citando Evelyn Fox Keller – se sia possibile liberare la scienza dal dilemma maschile-femminile. In relazione a questo tema Helen Hester adotta la parola “Xenofemminismo” per descrivere “una forma di femminismo tecnomaterialista, antinaturalista e abolizionista del genere”[1], il cui tentativo è quello di “formulare una politica di genere adeguata a un’epoca di globalità, complessità e tecnologia”[2]. Pensi che la tua sia una visione xenofemminista?

[1] H. Hester, Xenofemminismo, Nero Edizioni, 2018
[2] Ibidem.

MM
La “globalità complessità e tecnologia” penso stia mostrando in questo tempo la misura della sua fragilità e del fallimento in termini planetari. In una deriva che va nella direzione della sparizione dei corpi, io mi trovo più d’accordo con le posizioni di un eco-femminismo nella ricerca di relazioni nuove e profonde con il pianeta, con gli animali e con le piante, ma anche con la montagna i venti e le particelle. Per questo servono linguaggi e sensibilità più complesse di algoritmi, e tecnologie meno distruttive. VIP è una domanda in questa direzione ed è conseguenza di un sentire cresciuto nella mia differenza femminile.



Margherita Morgantin, VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, SOPRA LA MONTAGNA, SOTTO LA MONTAGNA (2020-21)
Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Prodotto da Xing.
CAMPO 1. SOPRA LA MONTAGNA Campo Imperatore loc. Racollo, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Margherita Morgantin, VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, particolare dell’installazione meteo
Ph. Luca Ghedini
nell’ambito del progetto VIP = Violation of the Pauli exclusion principle SOTTO LA MONTAGNA, SOPRA LA MONTAGNA.
Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Prodotto da Xing.

 

Margherita Morgantin è nata a Venezia, si è laureata in Architettura all’ I.U.A.V., in Fisica Tecnica, studiando metodi di previsione della luce naturale.
È’ artista visiva. Il suo lavoro si articola in linguaggi diversi che spaziano dal disegno al testo alla performance. Ha partecipato a mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero, presso Musei, Istituzioni pubbliche e private. Nel corso della sua pratica ha collaborato con molti artisti/e e coreografi. È parte del collettivo filosofico femminile Diotima.
Insegna Anatomia artistica, Illustrazione scientifica, e Tecniche performative all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.
Ha pubblicato un libro di testi brevi e disegni: Titolo variabile, Quodlibet, 2009;  Agenti autonomi e sistemi multiagente, (con Michele Di Stefano), Quodlibet, 2012; Wittgenstein, disegni sulla certezza, Nottetempo 2016; e Lo spazio dentro (con Maddalena Buri), Nottetempo e-pub, 2020.
Lavora anche come Pawel und Pavel, progetto collaborativo di scrittura e performance, avviato nel 2013 con Italo Zuffi.

Mostre personali e progetti speciali :
2020 V.I.P=Violation of the Pauli exclusion principle SOTTO LA MONTAGNA, SOPRA LA MONTAGNA, progetto vincitore dell’ottava edizione di ITALIAN COUNCIL 2020, MIBACT; 2019 Mi-abito, Hood, performance, Museo del 900, Milano Wo(o)lf, Raid-L’Aquila, Installazione permanente nel Sottopassaggio di Viale Gran Sasso, L’Aquila (2019); Embracing the moment, Beatrice Burati Anderson Art Space and Gallery, Venezia. 2018;Dove sei, Centro tedesco per l’Arte Contemporanea di Villa Romana, Firenze 2017; IV vetrina, Libreria delle Donne di Milano 2016; 190 cm circa, Biennale Danza, Venezia 2014; 2-495701, Galleria Continua, San Gimignano 2013;Accademie Eventuali, Museo della Città di Bologna 2012; Educazione europea, Contemporaneact, Bxl 2010; Air drawing, Galleria Continua, San Gimignano 2009; Margherita Morgantin, Galleria Civica del Contemporaneo, Mestre (2009).

Mostre collettive: Doing deculturalization, MUSEION Bolzano 2019  a cura di Ilse Lafer; Vetrine di libertà, Fabbrica del Vapore, Milano,  a cura di Francesca Pasini (2019); Biennolo, Ex-stabilimento Cova, a cura di ArtCityLab, Milano (2019); ArtAndarXporte, Palazzo Archinto, a cura di ArtCityLab, Milano (2017)Flow, Basilica Palladiana, Vicenza; Chaotic Passion, Museo di Villa Croce, Genova (2015),  Follia Continua!, Centquatre, Paris (2015); Synchronicity, Museo di Palazzo Pretorio, Prato (2015); Chromo memory line, August in Seoul, in Line rangersdi Michele Di Stefano, Seoul Art Center, Corea (2014); Italia Tropici 3, Angelo Mai Altrove Occupato, Roma (2014); Glitch, PAC, Milano (2014); Autoritratti,Mambo, Bologna (2013); Terre vulnerabili, Hangar Bicocca, Milano (2011). Squares of Rome, MOCA, Shanghai, China (2010); Passaggi a sud-est, Storie, memorie, attraversamenti, PAC, Ferrara.Sweet taboo, Tirana Biennale 3 episode II, Kompleksi-Goldi, Tirana, Albania. (2004)Empowerment / Cantiere Italia, Museo d’arte contemporanea di Villa Croce, Genova;Main video screenings:Anteprima artists’ video and film screening, Italian Institute of Culture in Istanbul, Turkye. (2010) Videoreport(2009/2010)GalleriaComunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone ;’re.act.feminism’, for the Berlin based association ‘cross links e.vInternational Festival of Contemporary Art City of Women in Ljubljana – weiter ins Kunsthaus, Erfurt, DE 2009;Moscow International film festival, Oktyabr movie theatre, Mosca, RU (2006).